Anche la mia decisione di utilizzare l'autopubblicazione è legata a Joe. Sebbene stessi pubblicando con St. Martin's, molte decisioni non erano nelle mie mani. Nel frattempo Joe stava iniziando ad avere successo con KDP e mi ha incoraggiato a inserire un libro in KDP. Ho pubblicato alcuni racconti brevi, ho venduto un paio di centinaia di copie nei primi due mesi e ho deciso di pubblicare altri lavori. Infine, nello scorso ottobre, le cose hanno iniziato a decollare con due, tre, quattromila copie al mese. Le vendite attraverso KDP sono andate molto meglio di quanto mi aspettassi: sono anche entrato nei primi 50! Naturalmente la pubblicazione indipendente pone alcune sfide, ma avere il controllo su ogni parte del processo di pubblicazione ripaga del lavoro extra. Controllo la grafica della copertina, la descrizione del prodotto e il prezzo. Sento che questo ha contribuito al mio successo come autore.

Come arrivo da lì a qui? Un libro per volta. Questa non è una storia di successo improvviso. Il mio primo romanzo, The Jakarta Pandemic, ha venduto ben 30 copie a novembre 2010. Per la fine di dicembre sono riuscito a fare arrivare questa cifra mensile alla quarantina, facendo timidamente correre la voce nel mio elenco "completo" di poche centinaia di contatti. Non proprio una partenza esplosiva. A gennaio 2011 la cifra è arrivata alle centinaia senza sforzi da parte mia, raggiungendo 2.000 unità mensili a marzo. Mi piacerebbe attribuirmi il merito di una campagna di marketing efficace, ma tutto il merito va al sistema unico e ineguagliabile di consigli sui libri e di classificazione di titoli simili di Amazon.

Quando KDP ha offerto il programma KDP Select alla fine del 2011, non ho esitato a registrare The Jakarta Pandemic e recentemente ho lanciato la mia nuova collana Black Flagged. Con gli ulteriori guadagni dalla Biblioteca Prime di Kindle, questi libri sono stati più redditizi che mai. Il successo di questa semplice decisione è proseguito per tutto l'anno. Non so perché ci ho messo altri nove mesi a lasciare il mio lavoro.

Non male per uno scrittore autopubblicato che non ha mai assistito a una conferenza di scrittori o seguito un solo corso sul "mestiere". La mia "formazione" come scrittore è costituita dalla lettura (molte volte) di On Writing di Stephen King, dall'iscrizione a un gruppo di sostegno di scrittori e dalla lettura di migliaia di romanzi. Non certo il curriculum che ci si può aspettare da uno scrittore di gialli a tempo pieno che vive comodamente su 813.000 parole pubblicate.

Sebbene mi piacerebbe pensare che la mia storia di autopubblicazione sia unica, so che non lo è. Quasi ogni autore indipendente ha creato la maggior parte della propria base di lettori utilizzando KDP, insieme a programmi innovativi come KDP Select e Kindle Countdown Deals, ancora gli strumenti di marketing più robusti nel settore. Sono curioso di vedere cosa offrirà KDP agli autori nel prossimo futuro.