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"Sono assolutamente entusiasta dell'affetto con cui i lettori italiani hanno accolto i miei libri. Vorrei abbracciarli tutti!"
Lucinda Brant, autrice di La Sposa Di Salt Hendon: Un Romanzo Storico Georgiano
Tornate con l'immaginazione all'Inghilterra del 1700, in piena epoca georgiana. Un'era di splendore e miseria, tra lo sfarzo delle corti e l'edonismo delle famiglie aristocratiche, l'Illuminismo e gli albori dell'industrializzazione, il dispotismo dei sovrani assoluti ed il fermento sotterraneo di rivoluzioni che cambieranno il mondo. Aggiungete intrighi, avventure e appassionanti storie d'amore e vi ritroverete trasportati nel mondo creato da Lucinda Brant, nome d'arte di una delle autrici più vendute nel Kindle Store italiano.
Lucinda è nata e cresciuta in Australia, ma le sue origini sono italiane: il padre è emigrato da Barga, in provincia di Lucca, al termine della Seconda Guerra Mondiale, ma non ha mai dimenticato le proprie radici.
"L'essere italiana è nel mio DNA. Sono cresciuta con un cognome italiano, Ghiloni, in una zona dove il resto della popolazione aveva origini anglosassoni. Sentirmi così diversa dagli altri a volte era scoraggiante", racconta Lucinda, "ma io ero orgogliosa delle mie origini, di ciò che mio padre era stato capace di costruire. I miei parenti italiani sono emigrati ai quattro angoli del mondo, e attraverso mille difficoltà e molto duro lavoro sono riusciti a crearsi nuove vite".
Lucinda ricorda di aver iniziato a scrivere racconti fin dai primi anni di scuola. "Il primo romanzo l'ho scritto da adolescente, e da allora non ho mai smesso. Mi sono sempre immaginata come una scrittrice, ma non avevo mai considerato la scrittura come una reale possibilità di carriera. Dopotutto, quante persone riuscivano a mantenersi in quel modo?"
Dopo essersi laureata in storia e scienze politiche, per pagare le bollette Lucinda lavora nel reparto amministrativo di un'università e, in seguito, come insegnante di storia in una scuola privata femminile. "E non ho mai smesso di scrivere, anche la notte e nei weekend."
"L'amore per la storia mi ha consentito di riconnettermi al patrimonio culturale italiano ed europeo pur vivendo in un ambiente di cultura anglosassone. L'Australia è un paese giovane; papà veniva dal vecchio mondo."
Lucinda ha le idee chiare: "Ho sempre scritto ciò che mi sarebbe piaciuto leggere, non ciò che un agente o un editore avrebbe considerato di moda in quel momento". Riesce a pubblicare, come spesso capita, uno dei suoi romanzi dopo aver vinto un concorso letterario, ma le sue aspirazioni sono altrove: "Ho sempre saputo che gli eBook erano il futuro; ho pubblicato il mio primo libro in formato elettronico già nel 2003: stava su un dischetto", ricorda. "Mi dicevano che ero pazza, che gli eBook non avrebbero mai preso piede. I tempi erano prematuri, non esisteva ancora la tecnologia giusta; così sono tornata in possesso dei diritti del libro che avevo pubblicato e ho atteso. Poi è arrivato Kindle Direct Publishing (KDP) con la possibilità di pubblicare autonomamente; il resto, come si suol dire, è storia".
Una storia di successo internazionale: le saghe storiche di Lucinda scalano le classifiche di Kindle e vincono numerosi premi; lei stessa entra a far parte di un collettivo di scrittori di romanzi d'amore storici, collaborando a raccolte e antologie.
"Pubblicare con KDP è rapido e semplice. L'aspetto che preferisco è la possibilità di controllare le mie vendite in tempo reale in tutto il mondo. Mi fa sentire profondamente connessa a tutto ciò che succede."
La traduzione in italiano arriva grazie ad un colpo di fortuna: "Mirella, una traduttrice professionista, legge i miei libri e se ne innamora; così si è offerta di aiutarmi a portarli anche al pubblico italiano", racconta. La scommessa è vincente: i lettori italiani si appassionano alle sue saghe storiche e consacrano Lucinda come una delle autrici più amate sul Kindle Store di Amazon.it.
Per lei è una soddisfazione speciale: "Papà è sempre stato orgoglioso delle mie doti di scrittrice, e sarebbe stato doppiamente felice di sapere che i miei romanzi sono tradotti nella sua lingua d'origine. Sono assolutamente entusiasta dell'affetto con cui i lettori italiani hanno accolto i miei libri. Vorrei abbracciarli tutti!".
"Per me la passione è il motore della vita. Darle spazio, indipendentemente dal riconoscimento che ne può derivare, è la chiave per un'esistenza piena e ricca."
Simona Fruzzetti, autrice di Il male minore
Un marito, una figlia, un lavoro come commessa e un senso dell'umorismo contagioso: un sommario ritratto di Simona Fruzzetti evoca tutta la serenità della provincia pisana in cui vive. Ma c'è dell'altro. Fin da giovanissima, infatti, Simona nutre un'innata passione per la scrittura. Ed è proprio quel talento che ha portato il suo primo romanzo, Il male minore, a scalare le classifiche del Kindle Store di Amazon.it, permettendole di entrare in contatto con migliaia di lettori.
"Ho sempre amato scrivere, fin da bambina", racconta Simona, "forse perché ero molto timida. Fantasticavo continuamente e la scrittura mi permetteva di esprimere ciò che non riuscivo a dire, dando sfogo alle mie fantasie".
Simona non ama lo studio e lascia la scuola dopo la terza media. Questo non le impedisce, crescendo, di continuare a dedicarsi alla scrittura: nel 2005 la lettura di una biografia le offre uno spunto per il suo primo libro. "All'inizio volevo scrivere del mio matrimonio", ricorda Simona, "ma io e mio marito ci conosciamo da una vita e stiamo benissimo insieme. Come direbbe lui, i lettori si sarebbero addormentati".
Serve un'altra protagonista, una donna immaginaria ma credibile. Nasce così il romanzo Il male minore, che vince due concorsi letterari e suscita l'attenzione delle case editrici. "Ho ricevuto tre offerte di pubblicazione, ma tutte prevedevano un contributo da parte dell'autore. Non era quello che desideravo".
Il libro rimane in un cassetto per diversi anni. Nel frattempo, nel 2009, nascono un blog e una rubrica online, in cui Simona racconta sé stessa e l'universo femminile con ironia graffiante; la segue una nicchia di lettori affezionati.
Simona, però, non dimentica il proprio romanzo; pensa addirittura di pubblicare la storia a puntate sul suo blog, ma la frena il timore di possibili plagi. È un'amica a suggerirle la piattaforma di pubblicazione indipendente di Amazon, Kindle Direct Publishing (KDP). Lei accetta il consiglio e nel giro di pochi giorni, ad aprile 2013, il libro è online. L'esito è sorprendente: grazie alle copie scaricate nei primi tre mesi l'esordiente si ritrova catapultata in testa alle classifiche di vendita del Kindle Store; una soddisfazione tanto grande quanto inaspettata. "Sono stata prima in classifica per la Narrativa Contemporanea, davanti a un mostro sacro come Roberto Saviano. Non ci potevo credere", ricorda. Nel paese in cui abita diventa una piccola celebrità: "Tutta la città sapeva. I clienti entravano in negozio con la mia intervista al quotidiano locale sotto il braccio. A me ricordava un necrologio!".
Il successo su Amazon.it apre la porta a nuovi progetti, come un nuovo romanzo e il contatto con un editore. Le recensioni dei lettori aiutano Simona a identificare i propri limiti e a migliorarsi; la incoraggiano a continuare a scrivere, anche nei momenti in cui "appallottolare virtualmente il foglio era una tentazione".
"KDP mi ha permesso di pubblicare il mio libro scommettendo su me stessa. Gestire il testo, deciderne la copertina e il prezzo comporta una grande responsabilità, ma al tempo stesso ti rende fautore del tuo successo. Nessuno decide per te, non ci sono intermediari".
Questa esperienza ha cambiato il suo rapporto con la scrittura? "Ho sempre considerato la scrittura come una passione personale, e così la vivo tutt'ora". Una dimensione intima, non per questo meno importante: "Per me la passione è il motore della vita. Darle spazio, indipendentemente dal riconoscimento che ne può derivare, è la chiave per un'esistenza piena e ricca".
"Quando si vivono fobie di questo tipo ci si sente molto soli. Sapere che la mia storia è riuscita a dare coraggio ad altre persone nella mia stessa situazione mi ha reso ancora più orgogliosa del mio libro".
Veronica Gussoni, autrice di Il cammino delle parole
Veronica Gussoni, ventinovenne di Varese, non si era mai immaginata nella veste di scrittrice. "Ci sono persone che coltivano la passione per la scrittura fin dall'infanzia", racconta, "ma io non ero una di quelle". Eppure il suo primo libro, Il cammino delle parole, ha vinto nello scorso mese di giugno il premio del concorso letterario BigJump KDP, promosso da Amazon, Rizzoli, 20 lines e dedicato a romanzi inediti o pubblicati tramite piattaforme di self-publishing. Anche il pubblico ha premiato il romanzo di Veronica, portandolo alla decima posizione nella classifica dei 100 libri più venduti del Kindle Store di Amazon.it.
L'arte di scrivere e-mail
Come ci è riuscita? Tutto è cominciato grazie ad una musa speciale, un noto pianista italiano di cui Veronica è una grande fan: "Un giorno, dopo aver letto un suo libro, mi è venuta voglia di contattarlo e gli ho scritto una e-mail. Mentre il messaggio prendeva forma, mi sono accorta di quanto mi piacesse mettere in fila le parole... mi sono detta che io, ad una e-mail del genere, avrei risposto. Ed è andata così."
Tra i due inizia uno scambio epistolare che incoraggia la ragazza a mettersi alla prova. "Per la prima volta ho pensato che mi sarebbe piaciuto provare a scrivere un libro. Per il piacere della scrittura, ma anche per fissare nero su bianco alcune mie esperienze." Veronica, infatti, è stata affetta per anni dalla fobia di guidare.
"Per anni ho sofferto di attacchi di panico", racconta, "che sono riuscita a superare grazie alla psicoterapia. La mia storia trae in parte ispirazione dalla mia esperienza, romanzandola. Per me scrivere è stato come un atto di sublimazione; quando si torna a stare bene si ritrova l'energia per coltivare le proprie passioni".
Conquistando l'affetto dei lettori
Veronica è a metà della stesura quando un'amica le suggerisce di partecipare al concorso BigJump, pubblicando il libro tramite Kindle Direct Publishing (KDP). "L'ho saputo solo una settimana prima della scadenza per la consegna del testo: una bella sfida", ricorda, "ma non avevo nulla da perdere. Ho scritto tutte le notti, buttandomi a capofitto nel romanzo."
Ho completato la storia giusto qualche ora prima della scadenza. Fortunatamente la pubblicazione con KDP è stata semplice e rapidissima, così sono riuscita ad iscrivermi in tempo al concorso. Vedere la copertina su Amazon.it, con il mio nome accanto alla parola 'autore', mi ha dato un'emozione incredibile.
Fin da subito diversi lettori contattano l'autrice, riconoscendosi nella condizione della protagonista del romanzo. "Non credevo fossimo così tanti. Quando si vivono fobie di questo tipo ci si sente molto soli. Sapere che la mia storia è riuscita a dare coraggio ad altre persone nella mia stessa situazione mi ha reso ancora più orgogliosa del mio libro."
Il libro di Veronica è apprezzato già durante le prime selezioni: il pubblico esprime la propria preferenza, Il cammino delle parole accede alla fase finale del concorso e vince uno dei due premi principali, il premio BigJump KDP che prevede la promozione del racconto stesso sulla home page degli eBook Kindle. "È stata una notizia bellissima, completamente inaspettata", dice Veronica. Insieme a lei festeggiano numerosi fan, a cominciare dal marito e da una giovane lettrice di 15 anni che, racconta, "mi scrive spesso, m'incoraggia e si arrabbia ogni volta che il libro riceve un commento negativo".
"La mia testa è come Katmandu"
La vittoria porta una ventata di energia all'autrice: "Il riscontro del pubblico mi ha dato fiducia. Ora so di essere in grado di scrivere e voglio continuare a farlo. Il mondo dell'editoria indipendente mi affascina, offre una grande libertà". Senza dimenticare gli aspetti più pratici: il premio si traduce in maggiore visibilità per il romanzo sul Kindle Store di Amazon.it. "Non posso proprio lamentarmi, percepisco una percentuale soddisfacente sulle vendite e ho il pieno controllo editoriale del mio libro".
Che titolo avrebbe la sua storia personale? "Qualcosa di simile a 'La mia testa è come Katmandu'", rivela Veronica, appassionata viaggiatrice: "un pasticcio di vie trafficate e colorate, un caos creativo in cui io trovo la serenità e le storie che voglio continuare a raccontare, parola dopo parola, pagina dopo pagina".
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